Storia dell’Archeoclub

L’Archeoclub d’Italia, associazione culturale e di volontariato, nata a Roma nel 1971, con il fine di promuovere la conoscenza, la tutela, la valorizzazione dei beni culturali, si articola in sedi locali che prendono il nome da un comune, da un territorio, da un’area storica o geografica. L’Archeoclub d’Italia-sede di Torre Annunziata fu costituito nel 1974 dal prof. Mario Prosperi, presidente illuminato dell’associazione per un trentennio, guida competente e sensibile, fortemente impegnato nel promuovere attraverso innumerevoli attività la conoscenza, la tutela, la valorizzazione dei beni culturali del nostro territorio.

Nell’arco di questi anni, infatti, l’Archeoclub di Torre Annunziata ha organizzato convegni, visite guidate, mostre, corsi di informazione archeologica e seminari di studio relativi all’archeologia del territorio vesuviano. In particolare ha contribuito alla realizzazione della mostra degli Ori di Oplonti, esposti nella nostra città nel maggio dell’89 nei locali dello Spolettificio militare. Inoltre, nel novembre 2004 e nel marzo 2005, in occasione della I Festa Nazionale dell’Archeologia, ha ottenuto dalla Soprintendenza archeologica di Pompei l’apertura straordinaria della Villa B,ancora chiusa al pubblico e in attesa di una giusta valorizzazione.

In continuo contatto con l’Amministrazione comnunale e con la Soprintendenza archeologica, l’associazione si propone di sollecitare tali Enti alla costituzione di un antiquarium oplontino e di un museo degli Ori, alla realizzazione di un quadrilatero archeologico che colleghi attraverso il canale del Sarno la villa A e la villa B, all’esposizione in una mostra temporanea dei reperti, davvero interessanti, di entrambe le ville.

L’impegno futuro dei soci sarà volto a pubblicare testi che diffondano tra gli studenti di scuole elementari, medie e superiori la conoscenza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale della nostra città, nella consapevolezza che la conoscenza sia elemento fondamentale della valorizzazione; punterà all’organizzazione di convegni e seminari di studio sull’archeologia vesuviana, e all’organizzazione di visite guidate nei siti archeologici e d’interesse storico-artistico del nostro territorio, dichiarato dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità.