L’Archeoclub alla Borsa Mediterranea Del Turismo Archeologico a Paestum

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Come ogni anno l’Archeoclub sez. di Torre Annunziata, (con i suoi soci Mirella Azzurro, presidente, Elisa Esposito, Giulia Gallo ed Alessio Barco,Alfredo Scardone) ha partecipato alla XVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si e’ tenuta come sempre nel Parco Archeologico di Paestum. Arrivati allo stand dell’Archeoclub d’Italia presso cui hanno poggiato le varie sedi locali, abbiamo ivi trovato i soci dell’Archeoclub di Torre del Greco e i soci dell’Archeoclub di Ragusa a cui ci siamo uniti e con cui abbiamo scambiato informazioni e materiale pubblicitario che e’ stato distribuito anche ai visitatori che si accostavano allo stand e chiedevano informazioni. Molto interesse hanno destato le riproduzioni dei gioielli, delle monete e degli altri reperti portate dai soci Alfredo Scardone e Vincenzo Amorosi che impersonavano un ”magister” e Plinio il Vecchio.Sotto la grande tenda geodetica c’erano gli stand in cui associazioni, comuni, regioni italiane e stati esteri mostravano le tante offerte turistiche, archeologiche e culturali di cui sono ricchi e che partecipavano ad un pubblico interessato. Anche quest’anno tanti i paesi partecipanti, tra questi Malta, la Romania, l’India, la Macedonia e, ospite di turno, l’Azerbaijan. Inutile dire che tutte noi abbiamo fatto provvista di materiale per ….futuri viaggi.Il programma della manifestazione era vario e interessante e tutti i giorni offriva conferenze interessantissime a cura del Mibact, di varie Universita’, di archeologi e di protagonisti della scena culturale come Mario Tozzi, Alberto Angela, Sveva Sagramola, Roberto Giacobbo e tanti altri che hanno, tutti, presentato i loro ultimi lavori. Anche Roberto Giacobbo, si e’ fermato al nostro stand.Erano presenti anche tanti gruppi di rievocatori storici che mostravano dal vivo, ad esempio, l’antica lavorazione dell’ambra, come si costruiva un arco, come si preparavano i rimedi della Scuola Salernitana, come si costruiva un’armatura e vi assicuro che per quest’ultima la lavorazione non era affatto semplice. Si distingueva dalle altre, per la sua particolarita’, la ”Scuola di Falconeria” che ha mostrato come i suoi addestrati rapaci volavano da un addestratore all’altro ad un semplice richiamo. Mi ha impressionato la velocita’ con cui un falchetto ha afferrato al volo un pezzetto di carne lanciato in aria. Abbiamo assaggiato, presso il banco dell’Istituto Alberghiero di Formia, che ritroviamo ogni anno e consideriamo ormai vecchi amici, una degustazione di antiche ricette romane. Purtroppo e’ arrivato ben presto il momento di andare via e abbiamo lasciato Paestum ripromettendoci di tornare per rivedere con calma gli splendidi monumenti che hanno fatto da sfondo a questa bella manifestazione e che, anche se gia’ ben noti, e’ sempre bello rivisitare per poterli conoscere sempre di piu’.
Giulia Gallo (socio Archeoclub)

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