RICETTE DELL’ANTICA POMPEI
CASSATA DI OPLONTIS
Non esiste una ricetta di tale dolce ed esso è stato ricostruito in base ad un affresco
che si trova in uno dei triclini della villa di Oplonti e ci si è basati su quelli che erano
i dettami della pasticceria antica e sulla similitudine con il tradizionale dolce
siciliano di cui quello rappresentato sulle pareti della villa patrizia può dirsi
Per preparare una squisita “cassata di Oplonti” occorrono:
1,5 kg. di ricotta, 500 gr. di miele, 150 gr. di albicocche secche, 150 gr. di prugne
secche, 100 gr. di uva sultanina, 100 gr. di noci sgusciate e spellate, 10 datteri, 50 gr.
di pinoli, 150 gr. di farina di mandorle, colore rosso da pasticceria in polvere. La
dose è per una teglia di 30 cm. di diametro e 5 cm. di altezza.
Come prima cosa si prepara la frutta secca tagliandola a dadini, tenendo da parte i
frutti più belli e i datteri per la decorazione. Far cuocere in un poco di miele le noci e
i pinoli fino a che non siano caramellizzati poi spezzettare questo croccante e tenerlo
da parte. Passare la ricotta al setaccio e metterne da parte un centinaio di grammi per
la decorazione della parte superiore che deve essere bianchissima. Mischiare il resto
con il miele mettendolo poco alla volta fino a che, assaggiando, non si trovi la ricotta
parecchio dolce, più o meno a livello di quella siciliana. La crema deve essere
lavorata moltissimo perchè deve diventare estremamente liscia, morbida e leggera. A
questo punto si aggiungono i dadini di frutta e il croccante di noci e pinoli. Presa la
farina di mandorle la si impasta col miele e il colore rosso in modo da ottenere un
marzapane color rosso vivo. Una volta preparato tutto questo, si fodera una teglia
con carta forno e la si unge con un velo d’olio nella parte interna rivolta verso il
dolce in modo che, quando è sformato, la carta possa staccarsi bene e lasciare la
superficie ben liscia. Stendere con il matterello il marzapane in modo da avere una
striscia con cui foderare i fianchi della teglia e spingerla bene contro la carta..
Riempire il vuoto con la crema di ricotta e lasciare il dolce almeno un giorno a
consolidarsi nella parte più fredda del frigorifero (non nel congelatore). Sformare il
dolce sul vassoio di servizio, staccare delicatamente la carta e e coprire la parte
superiore con la ricotta che si era tenuta da parte e lavorata un po’ perchè oltre che
bianca deve risultare anche liscia. Infine decorare il dolce con la frutta che si era
Tratto dal libro “Ricette della cucina romana a Pompei” di Eugenia Salza Prina
Ricotti ed. “L’Erma” di Bretscheider.
Lo spot televisivo in concorso al premio 4° Premio “L’Agricoltura in Campania conta” realizzato dagli alunni della Classe II sezione D della scuola secondaria di primo grado del Primo Istituto Comprensivo V. Alfieri di Torre Annunziata, con il coordinamento e la supervisione dei docenti Carolina Medina – Ciro Servillo ¬- Marialuisa Fermo